Messaggio per i docenti precari

Questo “messaggio per i precari” va stampato come volantino e distribuito a tutti i colleghi iscritti nelle graduatorie ad esaurimento, alle prossime chiamate del CSA. Magari dovrete spendere qualche euro per le fotocopie, ma ne vale la pena. Se noi stessi siamo disinformati, possono fare di noi quello che vogliono!

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Sai perché rischi di rimanere presto senza lavoro?

In molte graduatorie c’è stata una forte contrazione dei posti disponibili per le supplenze. Si tratta, purtroppo, di una tendenza destinata a protrarsi nel tempo. Se non verrà contrastata rapidamente, rischiano di rimanere senza lavoro non solo coloro che occupano basse posizioni in graduatoria, ma anche i docenti che da anni lavorano come supplenti. Perché?

  1. Ogni anno perdiamo fino al 50% dei posti a causa dei “passaggi di ruolo”. Di cosa si tratta? Prima delle nuove assunzioni e delle nomine a tempo determinato, il 50% dei posti disponibili viene assegnato in modo definitivo a docenti già in ruolo in un’altra classe di concorso oppure provenienti da un altro grado di istruzione (ad esempio dalle scuole elementari). Si tratta di persone che non hanno mai insegnato le discipline per le quali assumono il ruolo; quindi, rispetto a qualsiasi abilitato presente nella graduatoria ad esaurimento, hanno un’esperienza, delle conoscenze e delle competenze nettamente inferiori. Fino ad un anno fa esisteva giustamente una legge che riduceva i “passaggi di ruolo” ad un massimo del 20%; ma i sindacati, difendendo i capricci docenti già di ruolo a danno nostro, sono riusciti ad ottenere che questa quota fosse alzata al 50%. In sostanza: invece di assumere un docente che da 20 anni insegna come precario storia e filosofia nei licei, preferiscono inserire al suo posto una maestra delle elementari, togliendo a noi supplenti un posto di lavoro. Siamo tuttavia convinti che per il bene degli studenti e della scuola italiana la scelta dovrebbe essere un’altra, ossia premiare esperienza e competenza.

  2. Ogni anno, inoltre, metà delle nuove immissioni in ruolo viene fatta dalla graduatoria del vecchio “concorso ordinario”, un concorso che si è svolto ormai 9 anni fa e la cui graduatoria, che non è stata più aggiornata da allora, sarebbe dovuta durare solo 3 anni (cioè fino al 2002); si tratta spesso di persone che non hanno mai messo piede in una scuola, neppure per un giorno di supplenza, selezionate in base a conoscenze puramente teoriche, senza tener conto delle effettive capacità didattiche.

In sintesi: se in una classe di concorso ci sono 10 cattedre su cui normalmente lavoravano docenti precari, 5 di queste vengono ora assegnate definitivamente a docenti già in ruolo (spesso provenienti dalle scuole elementari), 2 vengono occupate dalla graduatoria del vecchio concorso ordinario e solo 2 rimangono disponibili per la graduatoria ad esaurimento, ossia per i veri lavoratori precari. Qualora non vi siano, invece, immissioni in ruolo, rimarrebbero almeno 5 posti per le nostre supplenze; ma l'anno seguente il 50% di questi verrebbe comunque occupato da nuovi passaggi di ruolo. COsì, anno dopo anno, saranno erosi progressivamente tutti i nostri posti. In ogni caso, quasi l’80% dei docenti che da lungo tempo lavora con contratti a tempo determinato si troverà entro due anni senza lavoro.

Preoccupati per questa situazione, chiediamo perciò:

  1. l’immissione in ruolo soltanto dei veri precari, cioè di coloro che da anni prestano il loro servizio a tempo determinato nella scuola italiana, secondo l’ordine stabilito nelle graduatorie ad esaurimento (ex graduatorie permanenti);

  2. il blocco dei passaggi di ruolo e la fine della assunzioni dalla graduatoria di merito, almeno finché non verranno assunti tutti i veri precari;

  3. pari diritti tra lavoratori precari e personale di ruolo (poiché svolgiamo esattamente lo stesso lavoro, abbiamo tutti diritto allo stesso stipendio, ai medesimi scatti di anzianità nonché al pagamento dei mesi estivi)

Soprattutto chiediamo con forza a chi dovrebbe rappresentarci, cioè ai sindacati, di smetterla di difendere esclusivamente i diritti del personale di ruolo, a danno dei docenti precari, ma di prendersi cura prioritariamente dei lavoratori più deboli, appoggiando subito le nostre richieste ed attivandosi perché vengano tradotte in realtà.

Se queste richieste non saranno ascoltate, rimarrà presto senza occupazione non solo chi già oggi fatica a prendere qualche supplenza, ma anche chi da anni lavora con contratti a tempo determinato. La scuola italiana verrà privata di docenti competenti e preparati, e il sindacato sarà di tutto ciò il primo corresponsabile.

Perciò non aspettare, agisci subito! Copia questo messaggio o scrivine uno simile e consegnalo di persona oppure invialo via email alle sedi dei sindacati, al governo, al ministero della pubblica istruzione, agli uffici scolastici regionali e provinciali, ai dirigenti scolastici, agli organi di stampa, ai parlamentari (gli indirizzi email sono facilmente reperibili su internet). Fotocopialo e distribuiscilo, in forma cartacea o elettronica, anche ai tuoi colleghi e a tutti gli abilitati della graduatoria ad esaurimento, approfittando magari delle convocazioni dell’USP (ex CSA) per l’assegnazione dei contratti a tempo determinato.

Questo è l’unico modo che abbiamo per far finalmente sentire la nostra voce. A rischio è non solo il nostro posto di lavoro ma anche la qualità e la professionalità della scuola italiana.

Visita il nostro sito: docentiprecari.blogspot.com